Nell’ambito del Progetto “Innovazioni sostenibili di processo e di prodotto per il miglioramento dell’uva da tavola siciliana - INNOVITIS”, il 27 luglio 2021 si è svolto a Mazzarone il secondo seminario di presentazione dei risultati intermedi del progetto (vedi programma allegato).
Al seminario hanno partecipato i rappresentanti dei partner di Progetto, professionisti e studenti universitari.
Nella prima parte della mattinata, i partecipanti hanno potuto visitare il campo dimostrativo realizzato dall’Università di Catania in una azienda partner del progetto.
Successivamente, presso il nuovo stabilimento dell’OPAS, è stato svolto il seminario.
L’incontro ha avuto inizio con il saluto di Nunzio Busacca, Presidente dell’Organizzazione Produttori Agricoli Siciliani (OPAS), Capofila del Progetto, che ha illustrato le motivazioni che hanno condotto la partnership a presentare il Progetto, nonché gli obiettivi che ci si propone di raggiungere.
Successivamente ha preso la parola il prof. Salvatore Barbagallo, Professore Ordinario presso l’Università di Catania e Presidente del CSEI Catania, che ha evidenziato l’importanza dell’attività di divulgazione dei risultati del Progetto. In particolare è stata evidenziata la necessità di coinvolgere tutte le imprese agricole del territorio e non solamente i partner di progetto.
A seguire è intervenuta la prof.ssa Alessandra Gentile, Professore Ordinario presso l’Università di Catania e Vice Presidente del CSEI Catania, che ha presentato brevemente gli obiettivi generali del progetto e l’impegno dell’Università di Catania per l’introduzione di innovazioni nel settore dell’uva da tavola..
La prof.ssa Nicolosi, responsabile scientifico del progetto, ha illustrato successivamente le azioni avviate e il programma di breeding messo a punto dai ricercatori dell’Università di Catania con i tecnici dell’OPAS, finalizzato alla costituzione di nuove varietà di elevata qualità. Il relatore si è poi soffermato sulle varie fasi che hanno portato alla costituzione delle nuove varietà.
In particolare la prof.sa Nicolosi ha illustrato:
azione 1: il Di3A ha trasferito in campo circa 700 genotipi provenienti da programmi di incrocio utilizzando 11 parentali in diversa combinazione tra loro. Sono state effettuate valutazioni considerando principalmente i caratteri qualitativi. Dai primi risultati ottenuti dalla valutazione in campo si è riscontrato come alcuni incroci siano promettenti per croccantezza, sapore, dimensione e forma degli acini, colore della buccia e forma del grappolo.
Azione 3. Tale azione riguarda il trasferimento di protocolli di coltivazione fuori suolo per i genotipi di interesse. In particolare sono stati selezionati 23 genotipi a bacca bianca, rossa e nera nonché materiale commerciale proveniente da 7 diverse varietà
Azione 4. Riguarda il trasferimento di protocolli di gestione del suolo per la razionalizzazione dell’uso dei mezzi tecnici . Sono stati messi a punto e sperimentati, con l’apporto del CREA, protocolli di gestione del suolo mediante cover crops .
Azione 5. Trasferimento di protocolli per l’uso razionale della risorsa idrica. Sono stati provati due tipi di trattamenti irrigui in due aziende partecipanti al progetto. Le tecniche utilizzate permettono di incrementare l’efficienza dell’uso dell’acqua senza determinare riduzioni della produttività. A tale scopo sono stati realizzati due impianti dimostrativi di irrigazione su cui si stanno realizzando prove e valutazioni.
Azione 6: Sono state avviate le azioni di trasferimento di protocolli per la gestione del grappolo mediante la tecnica dell’insacchettamento. Sono state effettuate rilevazioni e prove presso le aziende Bell’Uva e Turlì. I risultati ottenuti sono eccellenti.
Azione 7. Durante l’incontro sono state presentati i primi prodotti di trasformazione in confettura di uva da tavola apirena. L’Azienda Bon Sicilia ha iniziato la valutazione delle caratteristiche tecnologiche di alcune uve fornite dai partner del progetto e ha iniziato a mettere a punto le ricette per la trasformazione in confetture.
Azione 8, L’azione di diffusione dei risultati del progetto viene portata avanti dal CSEI con il contributo della Società Cartabianca. Sono stati già realizzati due seminari sul progetto, viene sistematicamente aggiornato il sito web e viene data ampia diffusione dei risultati anche attraverso la stampa.
In seguito il dott. Antonino Azzaro, Innovation Broker del Progetto ha evidenziato i punti di forza dell’uva da tavola siciliana, spiegando come nel panorama europeo il brand “Sicilia” rappresenti sinonimo di qualità. Tutto ciò è stato raggiunto grazie alla professionalità degli operatori del settore, alla promozione del prodotto realizzata dal Consorzio “Tutela e promozione uva da tavola di Canicattì” ed al riconoscimento della certificazione di qualità IGP “uva da tavola di Mazzarrone”.
Le conclusioni sono state infine tratte dal Presidente dell’OPAS e dalla prof.ssa Alessandra Gentile. Entrambi hanno evidenziato l’importanza dei primi risultati raggiunti.